14 ANNI DI CENTRODESTRA:
una pesantissima eredità che schiaccia il comune e toglie risorse e servizi ai cittadini
comunicato del 25/01/2024 a firma di A. Santamaria - segretario PD Selvazzano D.
Quattordici anni di amministrazione di centrodestra, hanno lasciato una eredità pesantissima alla Città che sta pagando un prezzo altissimo e vede compromessa ogni idea di bene comune. Citiamo solo alcune tra le più pesanti situazioni che da anni affossano l’azione amministrativa:
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il blocco pluriennale del cantiere della piscina con travi al ciel aperto e interrato allagato,un’opera dal costo esorbitante con impegni finanziari per decenni a venire;
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una causa con Anci Veneto per il mancato acquisto di villa Cesarotti, poiché tutte le risorse sono state messe sulle piscine;
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il futuro urbanistico dell’ex seminario, su cui nessuna proposta è emersa;
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il susseguirsi di disservizi visti negli ultimi anni, mancasti progetti e cantieri per dare corso a decine di progetti promessi da decenni e fermi al palo.
Di fronte a tale disastro, messo nero su bianco dai numeri del bilancio comunale, restiamo convinti che la cosa più utile sia il convergere di tutta l’area riformista-progressista (o del centrosinistra) intorno ad una proposta politica e amministrativa condivisa, andando anche oltre i partiti e dialogando con tutte le formazioni civiche che possono contribuire ad allargare la partecipazione dei cittadini nel farsi carico di tale disastrosa situazione e condividere i pesanti e difficili rimedi che sarà indispensabile attuare.
Ciò, oggi, non sembra ancora possibile vista la scelta degli ex consiglieri Vozza, Sabbion, del referente locale di Azione e del segretario dei Radicali che scrivono “non possiamo pensare in questa fase di condividere un percorso”.
Una scelta che, nonostante i ripetuti inviti a ritrovarsi, discutere, confrontarsi, per definire temi e priorità, tempi e modi, purtroppo aleggiava nell’aria. I presupposti forse già risiedevano nel tentativo di “salvare” a tutti i costi l’amministrazione Rossi dalla decadenza prematura, che se allora poteva avere una qualche flebile motivazione, ora rischia di trasformarsi in uno sterile approccio alle elezioni con spirito più di testimonianza che non con ferma e decisa volontà di sfidare il centrodestra per smascherare le tante malefatte, vincere le elezioni e amministrare la nostra Città. Tanto più che, al momento, l’area politica avversaria sembra essere fortemente dilaniata al suo interno.
Selvazzano ha bisogno di un colpo d’ala per rialzarsidall’abisso in cui è stata gettata.
Per farlo, per sbrogliare le matasse di piscina, ex seminario, villa Cesarotti, e per far rinascere la comunità selvazzanese non bastano i buoni propositi, le solite promesse elettorali o una amministrazione impegnata a guardarsi l’ombelico.
Serve invece la capacità di fare rete con le amministrazioni vicine, sapere coordinarsi con l’area metropolitana, volere collaborare con chi ha vissuto o ha gestito situazioni simili.
Ed è per questo che in molti, e ben oltre i limiti dei partiti, ritengano indispensabile per Selvazzano un candidato che abbia una consolidata capacità amministrativa e l’autorevolezza necessaria dimostrate sul campo, distante dalle solite beghe che hanno caratterizzato la locale politica, ma soprattutto in grado - e Claudio Piron lo sta dimostrando quotidianamente - di raccogliere intorno a sé un numero sempre crescente di cittadini, associazioni, portatori di interessi di diverse realtà sociali, cooperazione e categorie produttive, e di condividere un processo di analisi e studio, di elaborazione di idee e proposte che possano dare strumenti adeguati ad affrontare la complessità e la consapevolezza a giovani e a meno giovani, che insieme si possono mettere in gioco per affrontare il presente e costruire il futuro della propria Comunità.
Manca ancora tempo alle elezioni. La porta rimane aperta alle buone idee e ad ogni persona che ama Selvazzano.
25 gennaio 2024
Antonio Santamaria
segretario PD Selvazzano D.
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