Selvazzano: ennesimo raid dei “ladri di Democrazia”
comunicato stampa del 01/02/2013 a firma di A. Santamaria segretario PD Selvazzano
comunicato stampa del 01/02/2013 a firma di A. Santamaria segretario PD Selvazzano
L’amministrazione, riduce i tempi di deposito degli atti e la durata dei dibattiti. A farne le spese questa volta è il Regolamento del Consiglio, mentre lo Statuto si salva per l’assenza dei consiglieri necessari a modificarlo.
Da oggi i consiglieri avranno solo 36 ore e non più due giorni, per approfondire i documenti messi in discussione nelle commissioni e soprattutto, in Consiglio si potrà intervenire una volta sola sullo stesso argomento e per pochi minuti. Ed era pure intenzione dell’amministrazione modificare lo Statuto comunale riducendo i tempi di deposito degli atti per il Consiglio, da 72 ore a 48: ma per le defezioni della maggioranza, il tentativo è rinviato al prossimo Consiglio.
Un raffazzonato copia-incolla dei regolamenti di Padova, che a Selvazzano, per i precedenti di chi ci amministra assume un sapore amaro. Un continuo stillicidio della Democrazia nel nostro Comune, perpetrato da dei “ladri di Democrazia”: in che altro modo chiamereste chi ha attuato un tale ripetuto comportamento?
All’inizio del mandato l’attuale amministrazione, con il pretesto di rilanciare i Comitati di Frazione, gli ha invece mortificati, introducendo nello specifico regolamento, la possibilità di estromettere i componenti non allineati.
Poi l’amministrazione ha tentato di limitare l’accesso agli atti pubblici da parte dei consiglieri di minoranza, aumentando i tempi di consegna dei documenti richiesti: iniziativa che, per fortuna, ha ricevuto l’altolà da parte della Presidenza del Consiglio.
In questi ultimi giorni, la maggioranza ha pure approvato una mozione per impedire che venissero discusse le mozioni dei nostri consiglieri, che intendevano evidenziare le numerose scorrettezze del primo cittadino.
Un raffazzonato copia-incolla dei regolamenti di Padova, che a Selvazzano, per i precedenti di chi ci amministra assume un sapore amaro. Un continuo stillicidio della Democrazia nel nostro Comune, perpetrato da dei “ladri di Democrazia”: in che altro modo chiamereste chi ha attuato un tale ripetuto comportamento?
All’inizio del mandato l’attuale amministrazione, con il pretesto di rilanciare i Comitati di Frazione, gli ha invece mortificati, introducendo nello specifico regolamento, la possibilità di estromettere i componenti non allineati.
Poi l’amministrazione ha tentato di limitare l’accesso agli atti pubblici da parte dei consiglieri di minoranza, aumentando i tempi di consegna dei documenti richiesti: iniziativa che, per fortuna, ha ricevuto l’altolà da parte della Presidenza del Consiglio.
In questi ultimi giorni, la maggioranza ha pure approvato una mozione per impedire che venissero discusse le mozioni dei nostri consiglieri, che intendevano evidenziare le numerose scorrettezze del primo cittadino.
E cosa dire del protocollo d’intesa sull’ex seminario, firmato in fretta e furia liquidando la cittadinanza con due assemblee e bocciando la richiesta del referendum.
Se la maggioranza continuerà a sopraffare la Democrazia e il rispetto delle regole, a questa amministrazione converrebbe far a meno del Consiglio e risparmiare sugli stipendi del Presidente del Consiglio e dell’assessore alla trasparenza, destinando tali somme all'acquisto, come successo in tempi non poi così remoti, di olio di ricino.
1 febbraio 2013
Antonio Santamaria
segretario Partito Democratico - Selvazzano
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