Pini: una strage!
comunicato stampa del 31/01/2022 a firma di A. Santamaria - segretario Pd Selvazzano D.
Vedere tagliare un albero fa sempre piangere il cuore, ancora di più se si tratta di sradicare 30 pini Domestico che da cinquant’anni sono tutt’uno con l’immagine di Selvazzano capoluogo e di San Domenico.
Una “strage” decisa dall’amministrazione comunale con l’intenzione di garantire la sicurezza dei cittadini da eventuali cadute di rami, o peggio, di crolli a seguito dei fortunali; salvaguardare i manti stradali e le sottostanti tubature dall’azione delle radici ed evitare che gli aghi caduti, intasino i tombini, favorendo l’allagamento delle strade. Una scelta supportata da analisi che da quanto c’è scritto nella delibera, descrivono i pini come giunti a fine ciclo, con un elevato o estremo rischio di crollo.
Una “strage” decisa dall’amministrazione comunale con l’intenzione di garantire la sicurezza dei cittadini da eventuali cadute di rami, o peggio, di crolli a seguito dei fortunali; salvaguardare i manti stradali e le sottostanti tubature dall’azione delle radici ed evitare che gli aghi caduti, intasino i tombini, favorendo l’allagamento delle strade. Una scelta supportata da analisi che da quanto c’è scritto nella delibera, descrivono i pini come giunti a fine ciclo, con un elevato o estremo rischio di crollo.
In attesa di capire se ciò sia inevitabile, invitiamo l’amministrazione, soprattutto a fronte dei dubbi e alle osservazioni espresse dalle associazioni e comitati, a dimostrare ai cittadini, documenti alla mano, che non ci sono alternative all’abbattimento.
Detto ciò, la notizia dell’imminente taglio, ci sprona a fare alcune riflessioni riguardanti Selvazzano:
1. è sotto gli occhi di tutti che il patrimonio arboreo pubblico della nostra città è misero, numericamente e soprattutto qualitativamente. Nei nostri parchi, sono pochissimi gli alberi, escludendo quelli nati spontaneamente, che se pur impiantati da decenni si sono adeguatamente sviluppati;
2. è sotto gli occhi di tutti che il Comune non pone, per cecità politica o per impreparazione tecnica, le dovute attenzioni ai propri alberi.
Non si spiega altrimenti come nel rimpianto delle alberature lungo via Padova vi siano piante impiantate a ridosso dei lampioni stradali o sotto i cavi dell’alta tensione e ancor peggio, che un gran numero di piante abbiano presentato ferite insanabili per le scottature estive o non si sia verificata al momento della messa a dimora la correttezza del portamento;
3. è sotto gli occhi di tutti la superficialità dell’amministrazione che, forse volutamente, non ha messo in atto le dovute azioni di trasparenza sulle perizie fatte per i pini, impedendo ai cittadini interessati di capire se l’abbattimento era inevitabilità.
Non accontentiamoci, di qualche piantina regalata ai cittadini o di essere riusciti a vietare la caccia, soprattutto grazie al PD, sulle golene, ricordiamoci che la strada per salvaguardare il nostro territorio è ancora lunga.
Per questo, auspichiamo che la sindaca e all’assessora competente:
1. attivino un’opportuna pagina sul sito del Comune, dove postare i documenti relativi a tutti i futuri interventi sul patrimonio arboreo pubblico, nulla di più di quello che il Comune di Padova fa;
2. programmi un vero piano di riforestazione urbana così come intrapreso da vari comuni limitrofi;
3. addotti le necessarie competenze tecniche per porre maggior attenzione alla progettazione e alla messa a dimora dei nuovi impianti arborei.
31 gennaio 2022
Antonio Santamaria
segretario Partito Democratico - Selvazzano D.
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