Per il PAT rivolgersi a “Chi l’ha visto”
comunicato stampa del 13/03/2013 a firma di A. Santamaria – segretario PD Selvazzano
Che fine ha fatto il PAT, il Piano d’Assetto del Territorio che deve sostituire il vecchio piano regolatore?
Dopo due anni e mezzo dalla sua scomparsa dalle scene pubbliche, è il caso di rivolgersi alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto” per saperne qualcosa, visto che l’amministrazione tace.
Nel 2010 la giunta Soranzo adottò il documento preliminare, poco più di un elenco di buoni propositi, pieno di errori. Tanto per capire la superficialità con cui era stato redatto, l’amministrazione aveva addirittura individuato un laghetto, in realtà inesistente, a nord di Tencarola.
Da allora il PAT è scomparso, non si sa che fine abbiano fatto le osservazioni dei cittadini, tra le quali, ben 70 portavano la firma congiunta del Partito Democratico e dell’IdV; il preliminare non è passato per le Commissioni, e niente è approdato in Consiglio.
Noi vogliamo il consumo “zero” di suolo, che si metta mano ai capannoni abbandonati, che si valorizzi il Bacchiglione. Idee chiare e precise che nel Pat potevano trovare un indirizzo; mentre Soranzo sta trasformando anche questo atto in un’occasione persa, pagata con i soldi dei cittadini.
Forse al sindaco filo leghista conviene che del PAT non si parli: non si fanno sgarbi a grandi e piccoli cementificatori, almeno finché non siano definiti gli accordi con i “proprietari” dell’ex seminario.
Non vorremo che al termine del mandato del Sindaco, mancano ormai 15 mesi, spuntasse in sordina il nuovo Piano e in quattro e quattr’otto venisse approvato dalla maggioranza; sarebbe un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e, badate bene, questa volta non basterebbero le due frettolose assemblee pubbliche, messe su dall’amministrazione per “venderci” 133mila metri quadrati di edifici previsti al posto dell’ex seminario.
13 marzo 2013
Antonio Santamaria
segretario Partito Democratico - Selvazzano
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