Ici: ecco la sentenza!
comunicato stampa del 23/1/2015 a firma di A. Santamaria - segretario PD Selvazzano
Visto che il Comune si arrampica sugli specchi piuttosto di pubblicare sul proprio sito la sentenza sull’Ici dell’ex seminario e maggioranza e sindaco, in Consiglio si “dimenticano” di leggerla, lo facciamo noi del PD.
Potrete vedere con i vostri occhi, che ai fini della sentenza di primo grado, a pesare a sfavore del Comune è stata l’interpretazione dell'art. 7 del decreto ICI [D.Lgs 504/92] e nulla più.
Se l’Amministrazione ritenesse di non ricorrere in appello o la sentenza dovesse essere confermata anche nei successivi gradi di giudizio, cosa che per il momento non ci è dato da sapere, dobbiamo chiederci di chi è la responsabilità dell’errore compiuto dall’amministrazione comunale.
Vi è qualche responsabilità politica da parte dell’amministrazione?
Sarebbe la cosa più grave che si potrebbe constatare.
Non abbiamo dubbi che ciò non sia accaduto, ma ci allarma sentire il vicesindaco Saponaro, dichiarare in Consiglio che, in qualche modo, la richiesta dell’Ici per l’ex seminario ha la sua paternità.
Per fortuna che qualche minuto prima, il Sindaco con veemenza, aveva confermato la natura tecnica del provvedimento.
O la colpa dell’eventuale errore, è da attribuire alle difficoltà interpretative delle norme e alla complessità della questione ex seminario?
Ha influito l’assenza di un caposettore negli uffici finanziari del Comune?
Il caso vuole che, dalla data dell’accertamento ici, il settore finanziario del Comune sia diretto dal Segretario comunale, che stimiamo ma che, forse operato dalla mole di lavoro e a fronte di materie ostiche come quelle finanziarie, non possa esprimere tutta la sua professionalità. Tra l’altro, attualmente gli uffici finanziari sono interessati dalla scelta di alcuni dipendenti di trasferirsi in altri enti.
Vedremo quello che accadrà, In ogni caso, se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi.
23 gennaio 2015
Antonio Santamaria
segretario Partito Democratico – Selvazzano D.
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Cari amici e compagni del PD
Cari amici e compagni del PD di Selvazzano
Obbedendo ad un insopprimibile senso di incredulità devo esternare tutto il mio dispiacere per il modo nel quale il Partito (il mio Partito!) ha subito ed accettato quella inammissibile violazione dei fondamentali principi del nostro sistema democratico consumata nel Consiglio Comunale convocato appositamente per trattare della Sentenza/Decisione pronunciata dalla Commissione Tributaria in merito alla questione ICI ex Seminario
Chi ritiene, con malposta indifferenza, quanto accaduto come evento marginale e di scarso significato politico commette un grave errore ed ancor più grave è l'inconsapevolezza del fatto
"Conoscere per deliberare" diceva Luigi Einaudi e la conoscenza dei fatti (dalla fonte e non dalla stampa o dai riporti delle parti politiche interessate) è un requisito inalienabile per esercitare il mandato ricevuto dagli elettori e dai cittadini iscritti/elettrori del partito che delegano ad occuparsi della cosa pubblica.
Ritenere che il contenuto di una sentenza emessa "IN NOME DEL POPOLO ITALIANO" possa essere soggetto al riparo della normativa sulla privacy rappresenta un'assurdità che squalifica chi ha imposto questo incredibile ed illegittimo ostacolo alla sua conoscenza.
La decisione è stata verbalizzata negli atti del Consiglio e chi l'ha adottata o imposta è responsabile di violazione di dettato costituzionale oltre che della legge 241/1990 modificata con la successiva 15/2005 che danno normativa specifica a quanto previsto in Costituzione (artt 97 e 98)
Aver convocato appositamente un Consiglio Comunale con all'ordine del giorno proprio il contenuto della Sentenza aggrava, se ve ne fosse bisogno, la situazione introducendo diversi profili di illegittimità che, a parere di chi scrive, si estendono anche alla sfera contabile, visto che una seduta di detta assemblea comporta diversi oneri che includono luso della sala, gli straordinari del personale, il gettone di presenza dei consiglieri.
Poichè l'ordine del giorno aveva SOLO quell'argomento il fatto di non aver fornito l'unico atto necessario ad una seria discussione ha reso, di fatto, nulla la seduta se si escludono le personali (affatto politiche) opinioni di qualche consigliere oltre alla strumentale, ed inutile, polemica sulla dichiarazione pro-veritate resa dall'ex sindaco.
Un ulteriore profilo di gravità riguarda il fatto che il Sindaco di Selvazzano riveste anche la carica di Presidente della Provincia e ci si sarebbe dovuto aspettare una maggiore prudenza (concretizzata in una preventiva informazione sull'argomento qualora ne avesse ignorato i principi fondamentali) prima di esplicitare, con l'avallo del segretario comunale (sic!) la decisione di non comunicare il testo della sentenza DOVEVA essere, oltre che presente tra gli atti a disposizione dei consiglieri, resa nota alla pubblica assemblea.
Ci sono tutti gli elementi per svolgere un'azione, questa sì "politica" che mostri un segnale di attenzione e di rispetto per il buon funzionamento delle Istituzioni:
- una segnalazione all'Ufficiale di Governo (Prefetto) per stigmatizzare l'accaduto e pretendere dal Sindaco una dettagliata relazione che illustri le motivazioni della sua decisione
- un'interrogazione in consiglio per chiedere quali leggi, regolamenti o disposizioni si sono invocate per negare ai Consiglio Comunale ed ai cittadini la conoscenza della Sentenza dellla Commissione Tributaria
- una segnalazione /esposto alla Corte dei Conti con allegato il verbale stenotipico della seduta del 19.01.2015 rilevando che la sua convocazione è stata assoluatamente inutile e vanificata dalla mancata lettura della sentenza (unico oggetto all'ordine del giorno) con l'aggravante che si è voluto piegare le funzioni dell'organo sovrano dell'amministrazione comunale ad una strumentale polemica politica nei confronti delle precedenti amministrazioni.
Nell'esposto devono essere indicati gli elementi costitutivi del danno erariale:
Si potrebbe muovere queste azioni coinvolgendo le forze di minoranza (5Stelle compreso) per far arrivare con più efficacia ai cittadini l'intento e la volontà del PD di promuovere una vera trasparenza nella gestione della Pubblica Amministrazione
Non escludo si possa organizzare una consegna simbolica di un " Tapiro " al Sindaco Soranzo come premio per il peggiore esempio di esercizio del diritto di accesso agli atti
Altre idee sono bene accette, ma lasciare cadere in silenzio questa cosa è inammissibile
Giuliano Bastianello